ICOM esprime profonda tristezza e solidarietà alle persone colpite nel mondo intero dalla pandemia del COVID-19. Rimpiange la perdita di tante vite umane e rivolge le più sincere condoglianze a chi ha perduto dei familiari a causa del virus. Ringrazia medici e sanitari che rischiano la vita combattendo la pandemia in prima fila, per gli sforzi senza precedenti, e la comunità scientifica internazionale che lavora senza sosta alla ricerca di un antidoto.
ICOM esprime profonda tristezza e solidarietà alle persone colpite nel mondo intero dalla pandemia del COVID-19. Rimpiange la perdita di tante vite umane e rivolge le più sincere condoglianze a chi ha perduto dei familiari a causa del virus. Ringrazia medici e sanitari che rischiano la vita combattendo la pandemia in prima fila, per gli sforzi senza precedenti, e la comunità scientifica internazionale che lavora senza sosta alla ricerca di un antidoto.
I governi di tutto il mondo hanno adottato delle misure per impedire la propagazione del virus. Tre miliardi di persone sono confinate nelle loro case e il loro numero continua ad aumentare. Esse vedono minacciata non solo la loro salute, ma anche i propri mezzi di sostentamento. L’economia mondiale di trova a un passo da una profonda recessione. Il settore della cultura, duramente colpito dalla chiusura dei musei, delle biblioteche, dei cinema, dei teatri e altri luoghi, si troverà di fronte a perdite che potranno rovinare irrimediabilmente il paesaggio culturale di comunità e di interi Paesi.
Pur comprendendo che la priorità è oggi assicurare la salute e la sicurezza economica dei paesi coinvolti nella pandemia, ICOM esprime la sua preoccupazione per il futuro dei Musei e del patrimonio culturale da essi conservato, patrimonio che rappresenta una parte essenziale dell’identità dei popoli e delle nazioni e un elemento vitale per le comunità di riferimento. In quanto depositari di conoscenze scientifiche accumulate nei secoli, il loro ruolo è essenziale per il futuro dell’umanità, tanto più in periodi di incertezza come quelli che stiamo vivendo.
Già fortemente sotto-finanziati in numerosi Paesi, i Musei che sono oggi chiusi temporaneamente rischiano di esserlo definitivamente. In Italia si stima che il settore culturale perderà 3 miliardi di euro nel prossimo semestre, in Spagna ha perduto in un solo mese 980 milioni di euro. L’American Alliance of Museums (AAM) prevede che un terzo dei musei degli Stati Uniti non riaprirà. Migliaia di professionisti dei musei, in particolare quelli che lavorano da indipendenti e in condizioni precarie, sono sul punto di perdere il loro impiego o l’hanno già perso.
ICOM, che rappresenta la comunità mondiale dei Musei, sollecita i responsabili politici e i decisori a destinare con urgenza fondi di sostegno per salvare i musei e i loro professionisti, affinché essi possano, una volta aboliti i provvedimenti di chiusura, riprendere la loro funzione essenziale di servizio pubblico per le generazioni future. Il processo di guarigione delle nostre società, dopo la crisi dovuta al COVID-19 sarà lungo e complesso. I Musei, in quanto luoghi privilegiati d’incontro e di apprendimento per tutti, giocheranno un ruolo determinante per ricucire e rafforzare il tessuto sociale delle comunità colpite. ICOM collaborerà con i governi nazionali e regionali, oltre che con le istituzioni partner e altre organizzazioni internazionali per assicurare il futuro dei Musei.