COVID-19 | ICOM-CC recommendations for the conservation of museum collections, April 16, 2020

Le raccomandazioni di ICOM-CC sono disponibili, in inglese, sul sito di ICOM.

Traduzione a cura di ICOM Italia

Raccomandazioni per i musei durante la pandemia COVID 19

La pandemia COVID-19 sta avendo un impatto sul settore museale in una maniera al momento non prevedibile, specialmente per quanto riguarda le perdite economiche. Già adesso, comunque, le chiusure imposte e l’assenza della maggior parte del personale possono avere serie conseguenze sulla conservazione e la sicurezza delle collezioni.

Senza tralasciare tutte le misure necessarie a contenere la diffusione della malattia e a garantire la sicurezza della popolazione, i musei non possono mancare di adempiere alla loro funzione principale di preservare il patrimonio materiale e immateriale dell’umanità.

Le istituzioni culturali nel mondo hanno già dato prova di grande resilienza e creatività nella comunicazione da remoto con il loro pubblico. Per aiutarle ulteriormente durante questi tempi incerti abbiamo preparato, con l’aiuto di ICOM International Committee for Conservation (ICOM-CC), una serie di “linee guida per la pandemia” su come procedere nelle azioni di conservazione durante l’emergenza, mettendo al primo posto la sicurezza dei lavoratori.

N.B. queste raccomandazioni sono state scritte il 4 aprile 2020. Si basano sulle linee guida per la prevenzione del Covid-19 che vengono continuamente aggiornate. Si prega di fare comunque riferimento anche alle disposizioni del governo e delle istituzioni locali e a quelle dell’OMS per le versioni più aggiornate riguardanti i comportamenti e le procedure più sicuri.

IN GENERALE

1. Le raccomandazioni internazionali esortano le istituzioni pubbliche a chiudere fino a quando la minaccia del Coronavirus non costituisca più un pericolo. Nella vostra istituzione è prevista solo la presenza del personale indispensabile. Questo può includere gli addetti alla sicurezza, i tecnici e, occasionalmente, il restauratore o il responsabile delle collezioni.

2. Preparate una lista di personale/esperti che saranno operativi regolarmente e altri che possano essere disponibili. Stabilite collaborazioni con i musei vicini o con istituzioni simili per la sostituzione o lo scambio di personale nel caso qualcuno del museo sia stato infettato.

3. I virus perdono la capacità infettiva piuttosto velocemente sulle superfici, ma possono rimanere attivi fino a 72 ore e superfici diverse registrano tempi differenti di contaminazione.

4. Organizzate interventi di pulizia più frequenti nelle aree nelle quali le persone accedono quotidianamente.

5. Procedete alla sostituzione dei filtri dell’impianto di condizionamento dell’aria. Nel caso di assenza di impianto di condizionamento considerate di compiere con regolarità altri tipi di ventilazione controllata delle aree espositive e nei depositi.

6. In caso di contagio documentato, mettete in quarantena le aree interessate per almeno due settimane o fino a quando l’accesso sia ritenuto sicuro.

NEGLI SPAZI ESPOSITIVI

La prima raccomandazione in tutto il mondo è di chiudere al pubblico i luoghi di assembramento, incluse le aree espositive per il prossimo futuro, e promuovere il distanziamento sociale. Se questo nel vostro paese non fosse possibile, vi suggeriamo di:

– Limitare l’accesso negli spazi espositivi per facilitare i visitatori a mantenere le distanze tra di loro. In generale la distanza raccomandata è di almeno un metro e mezzo. Limitare l’orario di apertura – 4 ore invece delle solite 8 – oppure scaglionare gli ingressi in modo da avere un numero inferiore di persone in una data fascia oraria in una certa area.

– Installare all’ingresso un distributore dl gel disinfettante e/o assicurarsi che i visitatori abbiano facile accesso a locali lavamani dotati di sapone e acqua calda. Predisporre una segnaletica che incoraggi i visitatori a mantenere le mani pulite e lontane dal viso.

– Rimuovere audioguide e altri dispositivi con schermo tattile.

– Disinfettare frequentemente i pulsanti di attivazione di installazioni o esposizioni.

– Limitare l’accesso alle installazioni che non possono essere accuratamente pulite e disinfettate.

PULIZIA DEGLI SPAZI ESPOSITIVI

Seguite le istruzioni ordinarie per la pulizia a umido/a secco ma aumentatene la frequenza ad almeno una volta al giorno.

Per la pulizia delle vetrine e di superfici affini possono essere utilizzati acqua sapone e spray disinfettanti (70% alcol isopropilico o etanolo), purché non vengano usati sugli oggetti esposti. Prestate attenzione ai materiali e ai rivestimenti sensibili all’alcol (plexiglass, gommalacca, vernici ecc.).

Assicuratevi che il personale addetto alle pulizie sia addestrato. Se possibile impiegate persone che abbiano familiarità con le collezioni e con le specifiche procedure per la pulizia di quegli spazi.

Gli oggetti esposti devono essere puliti solo da personale addestrato (restauratori o professionisti museali/delle collezioni)

DEPOSITI E AREE DI LAVORO NON ACCESSIBILI AL PUBBLICO

– Limitate, se possibile, la movimentazione e il contatto con gli oggetti.

– Assicurate a tutto il personale la possibilità di lavarsi le mani con acqua calda e sapone, di usare gel disinfettante e guanti monouso.

– Assicurate che un numero limitato di persone lavori nella stessa stanza (massimo 5) e che le stesse possano mantenere la distanza di sicurezza tra loro. Generalmente la distanza raccomandata è di un metro e mezzo.

– Gruppi di persone più numerosi possono essere divisi e messi in condizione di lavorare a giorni alterni per mantenere le distanze di sicurezza.

– Dividete il personale in squadre, in modo che le stesse persone lavorino insieme sempre.

– Lavate e disinfettate con grande frequenza superfici, maniglie, pomelli, interruttori, macchinette da caffè e simili.

– Mascherine, anche in tela fatte in casa, possono essere indossate soprattutto per ricordare al personale di non toccarsi il viso.

– I musei dovrebbero avere un’area per la quarantena degli oggetti. Questi spazi dovrebbero essere equipaggiati con mensole, armadi e scatole vuoti in cui potere custodire tali oggetti, rivestendoli, toccandoli il meno possibile, separandoli dalle collezioni principali, con indicazione chiara della data e del motivo dell’isolamento nonché della persona responsabile dello spostamento in quarantena.


Si vedano anche le raccomandazioni per la tutela e la sicurezza nei Musei in emergenza COVID-19.