Dal comunicato stampa di RisorgiMarche:
L’emergenza legata alla diffusione del Covid-19 ha completamente rovesciato la nostra quotidianità. Uno stravolgimento inatteso e devastante, con ripercussioni del cosiddetto Lockdown che hanno toccato tutti i settori produttivi e le categorie sociali.
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Il Festival RisorgiMarche è stato sempre costruito con una priorità: sostenere, attraverso la musica e l’incontro, le comunità colpite dai terremoti del 2016, oggi doppiamente danneggiate da questa chiusura totale, sicuramente necessaria ma dalle conseguenze ancora non quantificabili.
Per questo – e per cercare di dare un nostro fattivo contributo, come avvenuto a partire dal 2017 -abbiamo redatto un rinnovato progetto di RisorgiMarche, anche in questa anomala estate 2020, al fine di continuare ad essere uno strumento cruciale per garantire visibilità alle aree interne, cercando al contempo di riverberare su più fronti tutte le bellezze che caratterizzano il territorio regionale.
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Siamo fortemente convinti che le aree interne, con il loro patrimonio culturale e i numerosi musei per lungo tempo ai margini dei flussi turistici, possono giocare oggi un ruolo da protagonisti, consentendo una rinascita dei propri territori, attraverso un’economia turistica complementare e non colonialista nei
confronti dei territori.
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