Editoriale del 1 aprile 2021

Cari Soci, cari amici, ICOM Italia augura tutti voi una Buona Pasqua!

È vero, la situazione generale, in Italia e nel mondo, è ancora preoccupante e siamo tutti costretti in casa, nonostante il richiamo della primavera, senza poterci riunire con amici e parenti, in uno stato d’animo di incertezza e di solitudine, a dispetto delle moltiplicate occasioni di relazioni virtuali.

Inoltre, a più di un anno dalla diffusione del COVID 19, con le ondate di recrudescenza del virus dopo l’attenuazione dei mesi estivi, il mondo della cultura e dello spettacolo si trova ancora in una situazione di profonda crisi. Nei musei le perduranti chiusure al pubblico, con brevi interruzioni nelle regioni “gialle”, hanno prodotto perdite economiche rilevanti per gli istituti e per le imprese e soprattutto hanno creato seri problemi di sopravvivenza ai professionisti non inquadrati stabilmente nelle strutture, nonostante i ristori e le meritorie azioni dello Stato e delle regioni

Eppure non possiamo fare a meno di guardare con speranza al futuro. L’accelerazione delle campagne di vaccinazione produrrà nei prossimi mesi un calo del contagio e la graduale ripresa delle attività, come ha lasciato presagire il ministro Franceschini.

Gli straordinari investimenti previsti dal PNRR nell’ambito del New generation EU consentiranno anche al nostro settore di intraprendere azioni di sviluppo. Nonostante le critiche da noi espresse sull’impostazione di base – che non riserva alla cultura l’autonomia che meriterebbe – e alcune preoccupazioni sull’attuazione di misure non ancora ben definite, crediamo che i musei, oltre agli interventi ad essi specificamente dedicati, come quelli per migliorarne l’accessibilità, potrebbero beneficiare di altre linee di investimento previste all’interno della missione Cultura e turismo (come il recupero dei borghi o la riqualificazione delle periferie urbane) o di altre missioni, dalla digitalizzazione all’efficientamento energetico e all’economia circolare, dallo sviluppo delle aree interne, all’inclusione, alla salute.

Sono temi sui quali molti musei si stanno confrontando da mesi e ai quali anche ICOM sta dedicando particolare attenzione: promuovendo una sensibilizzazione a tutto campo sugli obiettivi dello sviluppo sostenibile e sugli strumenti e le attività per perseguirli (si veda il progetto Museintegrati, con il MUSE e l’ANMS); ribadendo l’esigenza di assicurare continuità alle attività educative, da attuare anche con strumenti e linguaggi nuovi, attraverso collaborazioni e alleanze territoriali (gruppo Musei, scuole, territorio); analizzando buone pratiche e sostenendo, con i lavori di un gruppo di esperti, a livello nazionale e regionale, la creazione o il potenziamento di Reti e sistemi territoriali al fine di rafforzare le capacità di valorizzazione del patrimonio e tentare di risolvere le criticità legate alle carenze di personale e servizi. Quanto al digitale, che ha acquisito un rilievo enorme, ICOM dopo aver raccolto elementi conoscitivi, intende raccomandare e vigilare che le ingenti risorse previste non siano destinate solo a dotazioni strumentali o a progetti temporanei, come accaduto nel passato con i “giacimenti culturali”, ma siano rivolte anche al potenziamento delle competenze interne agli istituti e al reclutamento di figure professionali specialistiche che possano assicurare continuità almeno nella programmazione e nel controllo, se non nell’esecuzione, delle attività di digitalizzazione delle collezioni, di produzione multimediale, di comunicazione.

La pandemia ha insegnato a tutti noi che non si può mai dormire sugli allori, che i risultati conseguiti possono essere vanificati da un giorno all’altro, che obiettivi e priorità debbono essere sottoposti continuamente a verifica, che dobbiamo inventarci nuovi ruoli, nuove risorse, nuovi programmi, nuovi assetti organizzativi, guardando con attenzione alle relazioni tra ambiti e soggetti diversi, accettando la sfida dell’innovazione e della creazione.

Ebbene, io credo che i direttori e i professionisti museali siano tutti disponibili ad impegnarsi con passione e dedizione per recover and reimagine, seguendo l’indicazione scelta da ICOM per la Giornata internazionale dei musei 2021, per recuperare la propria forza, per riattivare l’occupazione, per “reinventarsi”, assumendo anche ruoli e responsabilità diverse da quelle finora assunte. Con questa consapevolezza, e un po’ di ottimismo, possiamo quindi scambiarci gli auguri per la Pasqua imminente e per i prossimi mesi!

Adele Maresca Compagna
Presidente ICOM Italia