Il processo in corso e la consultazione dei Comitati Nazionali

1 – La definizione di Museo dell’ICOM

Dalla nascita di ICOM in poi la definizione di museo ha svolto due principali funzioni: ha definito il campo di responsabilità e di azione di ICOM, entrando a far parte del suo Statuto per individuare le istituzioni e i professionisti che potevano farne parte, ha orientato la normativa internazionale e nazionale e, ancor più in generale, la visione comune su cosa dovesse essere considerato un museo. Per questo la definizione è stata periodicamente aggiornata, modificandola e integrandola più volte fino all’attuale approvata dall’Assemblea generale di Vienna nel 2007.

2 – Verso una nuova definizione

La necessità di aggiornare la definizione era già emersa nella Conferenza generale di Rio de Janeiro del 2013, ma è stata messa all’ordine del giorno in occasione della Conferenza generale di Milano del 2016, che ha approvato anche la costituzione di uno Standing committee for Museum Definition, Prospect and Potential per elaborarla. Per allargare il confronto e raccogliere le posizioni nelle diverse aree del mondo, ICOM ha lanciato anche un appello online ai professionisti, chiedendo loro di indicare quale dovesse essere la definizione di museo nel XXI secolo.

A seguito di questo appello sono pervenute 267 risposte che, a fronte di una domanda rivelatasi, a posteriori, troppo generica, hanno proposto approcci diversi e difficilmente comparabili: (da proposte di modifica della definizione a dichiarazioni sulla visione e le prospettive, a risposte volutamente ‘provocatorie’). Alcune di queste proposte erano state elaborate da singoli, altre, come nel nostro caso, da comitati.

Clicca per saperne di più

La situazione è precipitata quando, a pochi mesi dalla Conferenza generale di Kyoto, la proposta di definizione dello Standing Committee è stata approvata (a maggioranza) dall’Executive Board e messa all’ordine del giorno dell’Assemblea generale, senza dare la possibilità di discuterla preventivamente.

Museums are democratising, inclusive and polyphonicspaces for critical dialogue about the pasts and the futures. Acknowledging and addressing the conflicts and challenges of the present, they hold artefacts and specimens in trust for society, safeguard diverse memories for future generations and guarantee equal rights and equal access to heritage for all people.

Museums are not for profit. They are participatory and transparent, and work in active partnership with and for diverse communities to collect, preserve, research, interpret, exhibit, and enhance understandings of the world, aiming to contribute to human dignity and social justice, globalequality and planetary wellbeing.

Questo ha determinato un’alzata di scudi da parte di alcuni Comitati nazionali, Comitati internazionali, Alleanze regionali– sia per il metodo adottato sia per il merito della proposta – portando alla richiesta di un rinvio dell’approvazione, attraverso una mozione approvata nell’Assemblea straordinaria da più del 70% dei votanti.

Lo Standing Committee integrato dopo la Conferenza Generale con nuovi membri per assicurare una rappresentanza di Comitati nazionali e internazionali (il MDPP2), di fatto non è riuscito a funzionare, e dopo le dimissioni della presidente Jette Sandal e di altri componenti, seguite da quelle della presidente di ICOM e di alcuni membri dell’Executive Board, è parsa evidente la necessità di rivederne la composizione e di individuare un metodo di lavoro completamente diverso. Come previsto dallo Statuto di ICOM, il nuovo presidente è stato scelto tra i due vice-presidenti ed è stato eletto Alberto Garlandini. Sotto la sua presidenza è stato quindi insediato un nuovo Comitato, rinominato ICOM Define, coordinato da Bruno Brulon (presidente di ICOFOM) e Lauran Bonilla-Merchav (ICOM Costarica), e sono stati definiti meticolosamente modalità e tempi del processo di ampia consultazione e di elaborazione della proposta di definizione (quattro fasi di consultazione divise in 11 step, della durata complessiva di 18 mesi) che sarà presentata per l’approvazione alla Conferenza generale di Praga dell’agosto 2022.

Per saperne di più e seguire gli sviluppi pubblicati sul sito di ICOM nell’area riservata ai soci

3 – Il metodo partecipativo per giungere alla nuova proposta italiana

Il Comitato italiano nel 2018 ha creato un gruppo di lavoro su questo tema e, dopo averne discusso nel nostro Paese in più sedi e occasioni (si ricordano in particolare gli appuntamenti organizzati dai Coordinamenti Regionali e il Convegno tenuto all’Università statale di Milano l’8 maggio 2019), ha elaborato una sua proposta di aggiornamento della definizione;

Il Museo è un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, accessibile, che opera in un sistema di relazioni al servizio della società e del suo sviluppo sostenibile. Effettua ricerche sulle testimonianze dell’umanità e dei suoi paesaggi culturali, le acquisisce, le conserva, le comunica e le espone per promuovere la conoscenza, il pensiero critico, la partecipazione e il benessere della comunità.

A Kyoto la nostra delegazione, schierata con ICOM EUROPE e con la maggioranza dei Comitati europei, ha partecipato ai diversi incontri preparatori, esponendo – nell’ambito di un incontro organizzato da ICOFOM, Comitato internazionale per la museologia e ICOM France – il percorso partecipativo adottato per raggiungere la proposta di definizione italiana e si è espressa al momento del voto in assemblea con un intervento che motivava la sua decisione.

Nell’ultimo anno ICOM Italia è inoltre intervenuta al Convegno De-quelle-definitionles-museesont-ils-besoin? organizzato da ICOM France a Parigi il 10 marzo 2020 cui hanno partecipato 41 Comitati nazionali e internazionali.

Per saperne di più: consultare gli Atti pubblicati nel giugno 2020, pp. 90-92 e pp. 126 e seguenti

Ora, nel momento in cui a livello internazionale si è riaperto il dibattito, aprendolo alla partecipazione dei soci, ICOM Italia ha proposto alla comunità museale un questionario on line per un confronto sulla nuova definizione di museo. Sulla base dei risultati della consultazione il nostro Comitato ha selezionatole parole e i concetti chiave che vorremmo fossero compresi nella nuova definizione e che sono stati trasmessi al Comitato ICOM Define il 10 aprile.

Vi proponiamo qui di seguito la presentazione e la formulazione dei singoli quesiti indicando poi per ciascuno di essi la percentuale di risposte affermative, negative o incerte ricevute con riferimento alle diverse tipologie di partecipanti.

Nei link delle varie sezioni del questionario è possibile accedere a tutti i commenti.


Vai a Parte 2 – Il questionario e i risultati

Le altre parti:

Premessa

Parte 3 – Commenti e proposte di nuove parole chiave

Parte 4 – Le parole chiave proposte dal Comitato Italiano