Lo Standing Committee per l’Etica di ICOM International, ETHICOM, sta lavorando alla modifica del Codice Etico alla luce dei grandi cambiamenti dei musei nel mondo, evidenziati anche nella nuova definizione di museo, votata nella Conferenza Generale di Praga il 24 agosto 2022. Il processo di revisione, illustrato in un incontro nella stessa Conferenza Generale, comprende un’ampia consultazione di tutti gli organi di ICOM e dei soci.
La prima consultazione richiedeva di confermare la necessità di cambiamento ed aggiornamento del Codice Etico, la seconda di rispondere ad un questionario pubblicato nell’area personale di ciascun socio nel sito di ICOM International, la cui scadenza era inizialmente prevista per la fine di agosto 2022, in concomitanza con la Conferenza Generale di Praga, ma che è slittata al 31 ottobre.
ICOM Italia ha incaricato il proprio Collegio dei Probiviri di preparare una bozza di risposta, sulla quale ha lavorato una commissione formata dal Presidente, dal Presidente dei Probiviri e dal consigliere Daniele Jalla. Il testo licenziato dalla commissione è stato discusso dai consiglieri nel corso del direttivo di Caserta, il 15 ottobre 2022 e con i coordinamenti regionali di ICOM Italia in un dibattito nel corso del webinar del 24 ottobre.
Le modifiche proposte sono state rielaborate ed inserite nel questionario, tradotto in inglese dal Presidente del collegio dei probiviri di ICOM Italia ed inviato al Presidente di ETHICOM il 31 ottobre 2022.
Qui le risposte al questionario:
CONSULTAZIONE RELATIVA AL CODICE ETICO ICOM PER I MUSEI
RITENETE CHE IL CODICE ETICO ICOM DEBBA ESSERE RIVISTO PER RIFLETTERE LE PROBLEMATICHE E GLI STANDARD CONTEMPORANEI?
Sì
Se hai risposto “sì” alla prima domanda, completa le restanti domande con commenti specifici sull’attuale Codice Etico.
Il Codice Etico va riformulato alla nuova definizione ICOM di museo. Devono essere introdotti alcuni temi del mondo museale contemporaneo:
– l’accessibilità dei musei, intesa nell’accezione più ampia, attraverso l’abbattimento delle barriere fisiche e sensoriali, cognitive, sociali e economiche
– l’inclusività, assicurando il diritto di tutti a partecipare attivamente alla conoscenza e alla produzione culturale
– il rispetto e la messa in valore della diversità delle culture, delle credenze religiose e politiche, dei valori e dei comportamenti individuali e collettivi
– la sostenibilità, da assicurare all’interno della propria organizzazione e da promuovere nei visitatori e nelle comunità di riferimento attraverso iniziative di sensibilizzazione e di attivismo finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, in particolare quelli di giustizia ed equità, educazione e rispetto dell’ambiente
– la partecipazione dei fruitori, delle comunità territoriali, degli stakeholder in tutte le azioni e manifestazioni
– la professionalità ed etica degli amministratori e dei professionisti dipendenti o impegnati a diverso titolo nella programmazione e nello svolgimento delle funzioni museali
Devono essere introdotte nuove norme rispetto all’uso del digitale nei processi lavorativi, nella comunicazione, nella gestione delle immagini nel rispetto dei diritti d’autore.
Il nuovo Codice deve tener anche conto delle trasformazioni avvenute negli ultimi decenni nella governance, nella gestione dei servizi e nell’organizzazione del lavoro, indicando principi etici e regole di comportamento nelle diverse forme di rapporto pubblico-privato.
Considerata la rilevanza che ha assunto il tema nel dibattito attuale, ci sembrerebbe opportuno inserire (eventualmente in un nuovo Principio ad hoc) prospettive e indicazioni in merito al processo di decolonizzazione che può prevedere in alcuni casi, definiti da leggi nazionali o stabiliti da accordi diplomatici, la restituzione di oggetti, ma dovrebbe comunque sollecitare il massimo impegno dei professionisti museali nella valorizzazione delle testimonianze materiali e immateriali dei paesi di provenienza, attraverso iniziative congiunte e modalità concordate a livello governativo (scambi, depositi temporanei etc.) o dagli stessi musei (banche dati informatizzate, revisione degli allestimenti e degli apparati di interpretazione e comunicazione, mostre itineranti, etc.)
PRINCIPIO 1. | MUSEI CONSERVARE, INTERPRETARE E PROMUOVERE IL PATRIMONIO NATURALE E CULTURALE DELL’UMANITÀ
Questo principio del Codice dovrebbe rimanere lo stesso?
Sì
Se hai risposto “sì”, perché?
È un principio fondamentale, sancito anche nella risoluzione UNESCO del 2015 “I musei si presentano come istituzioni particolarmente rappresentative della diversità naturale e culturale dell’umanità e delle problematiche ad essa connesse”.
Ci sono concetti mancanti che devono essere aggiunti?
Deve essere maggiormente evidenziata:
- la parte relativa alla ricerca sulle collezioni e su temi legati alle collezioni e alla missione del museo anche fuori dal contesto museale
- la collaborazione alla ricerca
- il ruolo educativo e sociale
- il rispetto dell’ambiente
- il ruolo del museo rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e alla costruzione di società umane più eque
PRINCIPIO 2 | I MUSEI CHE CONSERVANO LE COLLEZIONI LE DETENGONO IN CUSTODIA A BENEFICIO DELLA SOCIETÀ E DEL SUO SVILUPPO.
Questo principio del Codice dovrebbe rimanere lo stesso?
Sì
Se hai risposto “sì”, perché?
Perché il principio è giusto.
Se dovesse essere modificato, come consiglieresti di cambiarlo?
I musei che conservano le collezioni le detengono per conto e a beneficio della società e del suo sviluppo.
Ci sono concetti mancanti che devono essere aggiunti?
Manca la parte relativa ad accessibilità e inclusione, diversità e sostenibilità.
Dev’essere sottolineato il ruolo sociale, aggiungendo al patrimonio analogico, immateriale e digitale, l’accessibilità fisica e digitale.
Dev’essere sottolineata maggiormente
- la sostenibilità del mantenimento dei programmi e dei servizi
- la conservazione e l’accesso alla conoscenza e al patrimonio indigeni
- l’accesso ai risultati scientifici, alla ricerca e alle innovazioni sia tradizionali che digitali, in un ambiente in cui la comunità possa prendere un ruolo attivo in un processo di sviluppo e di orientamento
PRINCIPIO 3 | I MUSEI DETENGONO PROVE PRIMARIE PER STABILIRE E PROMUOVERE LA CONOSCENZA
Questo principio del Codice dovrebbe rimanere lo stesso?
Sì
Se hai risposto “sì”, perché?
Perché i musei conservano, trasmettono, accrescono e diffondono la conoscenza: fanno ricerca sulle collezioni e i contesti e rendono pubblici i risultati.
Ci sono concetti mancanti che devono essere aggiunti?
- il concetto di “prove primarie” dev’essere chiarito
- la trasmissione della conoscenza deve avvenire nel rispetto dei valori e delle visioni patrimoniali (responsabilità sociale)
- i professionisti devono impegnarsi nella ricerca di strumenti e linguaggi nuovi per la diffusione della conoscenza
PRINCIPIO 4 | I MUSEI CONTRIBUISCONO ALLA VALORIZZAZIONE, ALLA CONOSCENZA E ALLA GESTIONE DEL PATRIMONIO NATURALE E CULTURALE
Questo principio del Codice dovrebbe rimanere lo stesso?
Sì
Se hai risposto “sì”, perché?
Il concetto di valorizzazione dev’essere esplicitamente integrato con quello di partecipazione come indicato in altri principi.
Ci sono concetti mancanti che devono essere aggiunti?
Il concetto di valorizzazione dev’essere esplicitamente integrato con quello di partecipazione come indicato in altri principi.
PRINCIPIO 5 | I MUSEI DETENGONO RISORSE CHE OFFRONO OPPORTUNITÀ PER ALTRI SERVIZI E BENEFICI PUBBLICI
Questo principio del Codice dovrebbe rimanere lo stesso?
No
Se hai risposto “no”, il principio dovrebbe essere rimosso o modificato? Se dovesse essere rimosso, perché? Se dovesse essere modificato, come consiglieresti di cambiarlo?
Perché i musei sono al servizio del pubblico e offrono opportunità anche differenti da quelle indicate nel testo del principio.
Contribuiscono all’educazione, alla ricerca, al benessere, alla coesione sociale e allo sviluppo economico, tutti concetti che devono essere esplicitati con paragrafi singoli.
Ci sono concetti mancanti che devono essere aggiunti?
– contribuire allo sviluppo sostenibile
– contribuire allo sviluppo del concetto critico
– lavorare per la coesione sociale
– fornire opportunità per lo sviluppo della creatività
– stimolare immaginazione, curiosità e sviluppo della conoscenza
– accesso a nuove conoscenze della ricerca, consentendo la partecipazione al progresso scientifico
– accesso alle conoscenze sul benessere fisico e psichico
– approfondimento di temi relativi alla conservazione mediante gli strumenti digitali
– conoscenza dell’arte digitale
PRINCIPIO 6 | I MUSEI LAVORANO IN STRETTA COLLABORAZIONE CON LE COMUNITÀ DA CUI PROVENGONO LE LORO COLLEZIONI E CON QUELLE CHE SERVONO
Questo principio del Codice dovrebbe rimanere lo stesso?
Sì
Se hai risposto “sì”, perché?
Poiché il patrimonio appartiene prima di tutto alle comunità, la sua conservazione e conoscenza è al servizio delle comunità di riferimento. Il principio è ribadito nella Convenzione europea di Faro adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa il 13 ottobre 2005.
Ci sono concetti mancanti che devono essere aggiunti?
- il ruolo delle comunità dev’essere ampliato e contemplato anche nella fase di ricezione delle istanze
- il museo ha il dovere e il compito di stimolare e incentivare la partecipazione delle comunità
PRINCIPIO 7 | I MUSEI OPERANO IN MANIERA ETICA
Questo principio del Codice dovrebbe rimanere lo stesso?
Sì
Se hai risposto “sì”, perché?
Perché è un principio fondamentale. Operano e comunicano in maniera etica.
Se dovesse essere modificato, come consiglieresti di cambiarlo? Ci sono concetti mancanti che devono essere aggiunti?
Il concetto dovrebbe essere dichiarato in punti esplicitati dettagliatamente.
Operare eticamente significa:
– che il recupero delle risorse avvenga in modo trasparente ed etico
– che la promozione dei musei deve avvenire in modo molto diverso dal modo utilizzato per i prodotti commerciali
– che vengano adottati standard per la cura del museo e della sua documentazione, organizzati servizi e buone pratiche nel rispetto delle linee guida tecniche, delle norme e leggi dei paesi locali e delle raccomandazioni delle associazioni professionali
– che non siano concessi prestiti per beni culturali dietro pagamento di un canone rapportato al valore dell’opera d’arte ma solo dietro compenso delle spese per il prestito
– che il networking sia sostenuto e promosso
– che il museo promuova la collaborazione in caso di disastri naturali o causati dall’uomo per aiutare le persone nei paesi in difficoltà a causa di conflitti e povertà, aiutando a salvare il patrimonio culturale locale danneggiato o a rischio di perdita
– che il museo collabori – con i decisori ma anche con il pubblico e gli stakeholder – con responsabilità e partecipazione alla tutela, salvaguardia e difesa del patrimonio culturale, naturale e ambientale di ciascuno
PRINCIPIO 8| I MUSEI OPERANO IN MODO PROFESSIONALE
Questo principio del Codice dovrebbe rimanere lo stesso?
Sì
Se hai risposto “sì”, perché?
– perché la professionalità è garanzia di sostenibilità, indipendenza e efficienza per l’equità sociale e il mantenimento dei valori democratici
– le raccolte e i servizi non dovrebbero essere soggetti ad alcuna forma di censura ideologica, politica o religiosa, né a pressioni commerciali
– perché i musei dovrebbero prendersi cura delle persone, investire nella relazione e promuovere i valori etici
– i professionisti dovrebbero mantenere l’aggiornamento e le competenze, l’investimento individuale e l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita, la consapevolezza delle proprie conoscenze personali e delle pratiche etiche, in materia di ricerca di risorse, inclusione e cooperazione
Se dovesse essere modificato, come consiglieresti di cambiarlo? Ci sono concetti mancanti che devono essere aggiunti?
- i punti 8.6, 8.8 e 8.9 relativi alla riservatezza devono essere esplicitamente applicati a tutte le forme di rapporto con il pubblico ed i media, quindi anche alle piattaforme social
- le amministrazioni proprietarie dei musei e i responsabili della gestione di attività e servizi devono agire eticamente nei confronti dei professionisti che operano a diverso titolo nel museo e devono garantire che il compenso per il lavoro prestato sia equo e commisurato alle funzioni svolte, secondo le norme dei contratti di lavoro dei singoli paesi