Lettera aperta sulle modalità di riapertura dei Musei

30 aprile 2021

Proponiamo il testo integrale della lettera che Adele Maresca Compagna, Presidente ICOM Italia, ha inviato al Segretario generale del Ministero della Cultura, Salvatore Nastasi; al Capo di Gabinetto, Lorenzo Casini; e al direttore Generale MUSEI, Massimo Osanna, circa le modalità di riapertura dei musei nelle zone “gialle” definite dal DL 22 aprile 2021, n.57.


Gentilissimi,

ICOM Italia esprime grande soddisfazione per la riapertura di musei e luoghi della cultura autorizzata nelle zone “gialle” dal DL 22 aprile 2021, n.57.

Allo stesso tempo, raccogliendo le osservazioni di molti direttori di musei statali e non statali, segnala il disagio creato dalle limitazioni previste dall’art.14 del DPCM 2 marzo 2021, tuttora in vigore, per il sabato e i giorni festivi, ove l’ingresso è consentito solo alle persone che abbiano effettuato prenotazione online o telefonica con almeno un giorno di anticipo.

Siamo tutti consapevoli dell’importanza della partecipazione delle comunità locali, da incoraggiare con campagne di comunicazione chiare, con iniziative e progetti innovativi che aumentino l’attrattività del patrimonio e pongano l’esperienza della visita al museo in sintonia con le aspirazioni culturali e ricreative e con la vita quotidiana delle persone.

Ebbene, sappiamo che i comuni cittadini, soprattutto i giovani (che non programmano con largo anticipo l’impiego del tempo libero) e gli anziani (che non hanno dimestichezza con i mezzi tecnologici) – oltre ai turisti che riprendono a muoversi nei fine settimana – potrebbero decidere di visitare un museo o un parco archeologico nello stesso giorno, magari in relazione alle condizioni climatiche, alla disponibilità di parenti che li accompagnino, all’estemporaneo desiderio di concedersi una pausa piacevole e istruttiva. Perché respingerli all’ingresso del museo, qualora non si registrino rischi di assembramento e sovraffollamento, magari con sale vuote o scarsamente frequentate?

Questi gesti di chiusura, oltre a creare danni di natura economica agli istituti, possono avere una forte valenza simbolica: potrebbero scoraggiare il ritorno dei visitatori nei luoghi della cultura e frustrare gli sforzi dei direttori e del personale dei musei impegnati per un’effettiva ripresa delle attività.

ICOM ritiene che le misure di contingentamento previste per garantire la sicurezza del personale e dei visitatori, già messe in atto lo scorso anno dai musei, siano sufficienti a scongiurare la trasmissione del virus COVID 19 e che quindi si possano prendere in considerazione delle eccezioni alla modalità della prenotazione preventiva obbligatoria, qualora il numero dei prenotati sia inferiore al numero massimo di persone che possono essere presenti contemporaneamente nei musei, monumenti o aree archeologiche.

Auspica quindi che il Ministero della Cultura proponga al Governo una rettifica o un’interpretazione autentica del provvedimento nella direzione indicata.

Ringraziando per l’attenzione, si inviano i più cordiali saluti

Adele Maresca Compagna
Presidente ICOM Italia

 

foto di Abbazia Staffarda