Il Gruppo di Lavoro “Rapporto Pubblico-Privato” del Coordinamento Regionale Lazio di ICOM Italia, in collaborazione con gli altri due Gruppi di Lavoro del Coordinamento – “Promozione e Comunicazione” e “Sicurezza ed Emergenza e Restauro Sostenibile” ha lanciato una Call aperta a tutti i Musei del Lazio denominata MUSEI HIGH TECH.
La Call prevedeva l’avvio di un progetto sperimentale per l’applicazione delle tecnologie dell’Industria 4.0, additive manufacturing e stampa 3D avanzata, utilizzate nel settore aerospaziale e dei trasporti, per la protezione del Patrimonio Culturale, materiale e immateriale, con l’obiettivo di avviare progetti sperimentali.
A seguito dell’accordo quadro per la collaborazione nel campo della ricerca, sperimentazione, diagnostica e conservazione dei Beni Culturali tra ICOM Italia e Sophia High Tech SRL, il Bando è stato inviato da ICOM Lazio a tutti i soci e pubblicato sul sito. Alla scadenza del 16 marzo 2021 sono pervenute sei diverse proposte.
Chi è SÒPHIA HIGH TECH?
SÒPHIA HIGH TECH, nata nel 2013 da cervelli rientrati, è focalizzata sullo sviluppo e produzione industriale di parti ed assiemi meccanici per l’Aerospazio, la Difesa, l’Automotive, il Railway e l’Energia. Il dipartimento di Engineering ed R&D dell’Azienda utilizza know-how e software all’avanguardia per progettare, simulare e certificare il comportamento strutturale di assiemi complessi. Inoltre SOPHIA garantisce un iter robusto di ottimizzazione strutturale, con l’obiettivo di diminuire i pesi dei singoli componenti, migliorandone notevolmente le performance.
Il dipartimento di produzione è dotato di impianti produttivi all’avanguardia. In particolare SÒPHIA opera con impianti ALM (Additive Layer Manufacturing / 3D Printing) per la produzione di componenti di forma e geometria complessa, con impianti di fresatura CNC (3-4 e 5 assi) e tornitura motorizzata CNC, nel pieno requisito dell’Industria 4.0.
La Qualità delle parti prodotte, il loro assemblaggio e certifica, è assicurata mediante il dipartimento di Metrologia, dotata sia di impianti CMM (Coordinate-Measuring Machine) che di strumentazioni Laser a scansione continua. Il controllo avviene in camera ad umidità e temperatura controllata.
NUOVE OPPORTUNITÀ PER I MUSEI DEL LAZIO CON LA TECNOLOGIA INDUSTRIALE 4.0
Si è conclusa la selezione dei progetti che rispondono agli obiettivi della Call MUSEI HIGH TECH, aperta per i Musei del Lazio, per il trasferimento tecnologico dell’Industria 4.0 e la realizzazione di studi e prototipi (inizio 16/02/21 – fine 16/03/21).
Tra i progetti candidati, provenienti da Roma Capitale e dalle province del Lazio, la giuria di esperti composta dai partner promotori della Call – ICOM e SOPHIA – ha selezionato le due proposte meritevoli di realizzare studi e prototipi per la sperimentazione di prodotti e servizi innovativi.
Elenco dei partecipanti alla Call
Museo Archeologico Nazionale di Sperlonga e Villa di Tiberio, Sperlonga (LT), Parco Archeologico del Colosseo, Roma. Museo Laboratorio della Mente, Roma, Villa di Traiano, Arcinazzo (RM), Museo dell’Agro Veientano, Formello (RM), Villa di Massenzio, Mausoleo di Romolo (RM).
Le due proposte selezionate sono:
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Museo Archeologico Nazionale di Sperlonga e Villa di Tiberio
Il complesso “Museo archeologico nazionale di Sperlonga e villa di Tiberio” comprende gli scavi della villa di Tiberio e l’Antiquarium dedicato ai reperti trovati nella grotta con peschiere facente parte del sito e nelle aree circostanti. Il progetto prevede la realizzazione di studi e prototipi per pannelli tattili in metallo, con la rappresentazione a rilievo dei resti della villa e dell’ipotesi ricostruttiva tridimensionale, con il duplice scopo di fornire un prodotto gradevole dal punto di vista estetico e fruibile al tatto da parte di non vedenti e ipovedenti. Si prevede l’uso di materiali metallici resistenti agli agenti atmosferici, che non assorbano calore per risultare comunque fruibili al tatto, e che nel contempo permettano la raffigurazione di elementi ben riconoscibili al tatto. Si procederà pertanto con uno studio di fattibilità dei materiali da utilizzare per individuare una soluzione- prototipo per l’applicazione.
Motivazione della scelta
Il progetto è stato scelto in quanto propone una sfida importante e innovativa quale la realizzazione di pannelli didattici e informativi mediante processi e materiali di alta tecnologia, mai utilizzati prima nel settore museale.
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Parco Archeologico del Colosseo, Roma
Nel 1812, durante gli scavi dei sotterranei del Colosseo, fu rinvenuta, divisa in più elementi, la grande iscrizione del Prefetto di Roma C.F. Lampadius. La lastra, come la si può vedere oggi – reintegrata fra il 1814 e il 1822 – riporta un’iscrizione commemorativa relativa ai restauri effettuati al piano dell’arena, al podio e alle gradinate, parti che erano state gravemente danneggiate dal terremoto del 443. La presenza di fori per perni di fissaggio di lettere metalliche e alcune parti erase hanno consentito di ritrovare l’originaria iscrizione che costituisce il principale documento che menziona la costruzione dell’Anfiteatro Flavio grazie al bottino (ex manubiis) ricavato dalla distruzione di Gerusalemme.
Il progetto proposto prevede studi e prototipi per la realizzazione di una stampa in 3D della grande iscrizione con la riproposizione del testo originale, associando materiali diversi per il blocco e per le lettere. Sarà pertanto valutata la possibilità di procedere mediante un reverse engineering con scansione laser in continuo in loco dell’inscrizione per generare un modello tridimensionale (CAD) da utilizzare per realizzare un prototipo in scala, espositivo, dell’ITEM.
Motivazione della scelta
Il progetto è stato scelto perché richiede un processo di reverse engineering con scansione laser molto complesso, simile a quello effettuato per la riproduzione del David di Michelangelo eseguito per l’Expo di Dubai, in programma per ottobre 2021. La sfida è quella di ottimizzare il processo redendolo più efficiente in termini di costi e di tempi.
ICOM Lazio, in collaborazione con Sòphia High Tech, si impegna a documentare tutte le fasi della sperimentazione attraverso foto, video, articoli, post sui social e con qualsiasi altro mezzo di comunicazione sia ritenuto più idoneo. I progetti verranno raccontati e valorizzati attraverso campagne di comunicazione della rete promotrice della Call.
Grazie a tutti i musei del Lazio che hanno partecipato!