Il nostro patrimonio: dove il passato incontra il futuro.
La rete museale territoriale è una connessione tra simili, tra musei e luoghi di cultura. Essere iperconnessi per una rete museale è ovvio.
Ma quali sono le connessioni attivate? E, soprattutto, quali quelle possibili?
Ci sono relazioni che si instaurano a prescindere dalla tecnologia, una rete fatta di incontri e di progetti, dove i nodi sono costituiti dai musei e dalle persone che li animano e che accolgono quotidianamente i visitatori, i turisti e i residenti, i gruppi e le scolaresche; gli studenti che fanno esperienza di alternanza scuola-lavoro; le associazioni di categoria che si rivolgono al museo considerandolo partner della loro mission.
Ma il world wide web, la rete dell’intero mondo, ci offre la possibilità di relazioni virtuali infinite con chiunque disponga di una connessione. Essere presenti nel web non basta, sarebbe un po’ come mostrare il nostro patrimonio ma non farlo toccare. L’impegno è di rendere questa tecnologia attiva, perché essere iperconnessi nel web offre una vetrina irrinunciabile a vantaggio della promozione di un patrimonio locale in chiave sostenibile, che a sua volta sollecita
nuove voci e nuove idee, nuovi incontri.
I musei iperconnessi possono:
- allargare il pubblico
- arricchire le collezioni di contenuti aggiuntivi, mettendo anche in dialogo musei diversi
- portare le voci dei protagonisti
- sollecitare curiosità collocandosi in luoghi inconsueti, in un altrove virtuale
- coinvolgere i non-addetti-ai-lavori
- usare le strade di asfalto per connetterli di più
