Inutile nasconderlo. La chiusura al pubblico dei Musei, per la seconda volta nell’anno, getta nello sconforto direttori e professionisti che si erano adoperati per consentire in sicurezza una ripresa graduale delle funzioni essenziali di esposizione, comunicazione, educazione, produzione culturale, interazione con le comunità locali; funzioni che non possono essere svolte, se non in forma integrativa, con gli strumenti digitali, e che si nutrono soprattutto di relazioni umane e di un colloquio, muto ma diretto, tra visitatore e oggetti.
Sono sicura tuttavia che, con senso di responsabilità e facendo ricorso a quel briciolo di ottimismo che è rimasto in noi, ricorreremo ancora una volta a tutte le nostre forze e risorse intellettuali per continuare ad operare.
Come? Non solo dedicandoci ad altre funzioni messe spesso in secondo piano ma ugualmente importanti, come la ricerca, la documentazione, la manutenzione; non solo lavorando per realizzare prodotti digitali di qualità, ma anche gettando le basi per un ripensamento complessivo delle priorità e delle linee di azione da condurre quando si ritornerà alla “normalità” e lo studio degli assetti organizzativi più efficaci per realizzarle.
Lo abbiamo sentito e ridetto tante volte in questi mesi, e forse non ne possiamo più di parole, ma anche dalle nostre case, o lavorando a rotazione negli uffici del museo, possiamo cominciare a ragionare di nuovi strumenti, di nuovi linguaggi, di nuove alleanze per far sì che effettivamente dalla classe politica e dai cittadini (e non solo fra addetti ai lavori) si percepisca l’importanza del ruolo sociale che possiamo svolgere: contribuendo alla cura e al benessere fisico e intellettuale delle persone, promuovendo l’informazione e la discussione su temi e problemi della società contemporanea, favorendo l’inclusione e l’accesso di tutti alla cultura, innescando processi virtuosi di sviluppo occupazionale ed economico dei territori.
ICOM Italia continuerà ad esservi vicino, creando occasioni di formazione, di riflessione e dibattito, sostenendovi nella comunicazione delle vostre iniziative, raccogliendo le voci della comunità museale internazionale, cercando di incidere, per quanto possibile, sulle politiche e le normative nazionali e territoriali. Coraggio e buona fortuna al nostro Paese e a tutti noi!
Adele Maresca Compagna
Presidente, ICOM Italia