Pt.2 – Relazione della Segreteria

Relazione delle attività di ICOM Italia anno 2020

Valeria Arrabito | Segretario Generale di ICOM Italia [minuto 0:00]

Conoscere i Soci di ICOM Italia permette di essere più vicini alla comunità dei professionisti museali, apprenderne le visioni e le ambizioni e offrire occasioni di aggiornamento. Per questo motivo lo studio della profilazione dei Soci è uno degli obiettivi principali perseguiti dalla Segreteria di ICOM Italia.

Dall’analisi dei Soci di ICOM Italia dal 2012 al 2020 emerge l’incremento di questi ultimi, la platea che si affaccia ad ICOM Italia racchiude un gran numero di professionisti abbracciando anche un pubblico appassionato al settore museale. Dall’analisi dei dati emerge che il maggiore incremento è stato ottenuto nel 2016, a seguito dell’Assemblea Generale tenutasi a Milano, configurandosi come base per un incremento costante nel tempo e mantenuto negli anni successivi. Le consuete percentuali di incremento si sono bloccate solamente durante quest’ultimo anno, a causa dell’emergenza sanitaria, confermando il numero registrato nel 2019. La conferma della membership, in un quadro nazionale che vede musei e luoghi della cultura chiusi, conferisce ad ICOM Italia un ruolo di grande responsabilità perché pensato in un’ottica di attività e supporto alla rete dei professionisti museali e dei musei. Tale obiettivo, in questo periodo difficile, è perseguito da ICOM Italia anche attraverso la creazione di momenti di dibattito e di formazione nel campo delle competenze tecnologiche, estremamente necessarie oggi più che mai. In tal senso un buon esempio è rappresentato dalla serie di incontri organizzati ad hoc da ICOM Italia in collaborazione con Microsoft.

Dallo studio della distribuzione regionale dei Soci ICOM Italia la Lombardia e il Lazio si confermano con il maggior numero di iscrizioni seguite da Toscana, Piemonte Veneto ed Emilia Romagna. Tuttavia, la presenza di ICOM Italia va delineandosi anche nelle zone del sud Italia tra Soci individuali e Soci istituzionali, ciò è dovuto anche al grande impegno dei Coordinatori regionali.

Analizzando la categoria dei Soci individuali il maggiore incremento è riscontrabile nella categoria studenti, a riprova che il rapporto con le università è molto stretto. Strettamente legata a questo dato è la riflessione sulle modalità di partecipazione ad ICOM Italia che ha portato nell’anno 2019, con l’Assemblea straordinaria, ad importanti modifiche di statuto che hanno previsto l’ampliamento della base dei votanti anche ai Soci studenti. A ciò è seguito un ripensamento delle attività organizzate da ICOM Italia, infatti, è chiara la volontà di ampliarne l’offerta anche per un pubblico specificatamente di studenti. Nel processo di avvicinamento di ICOM Italia agli studenti e alle studentesse è di grande importanza l’attivazione di numerosi tirocini curriculari da remoto grazie agli strumenti tecnologici.

L’incremento dei Soci individuali risulta constante anche nelle altre categorie (professionisti museali e pensionati). I Soci benefattori, inseriti in ICOM Italia solo recentemente, sono due.

L’analisi dei dati delle classi di età dei Soci individuali di ICOM Italia ribalta un falso mito, infatti si pensa ad ICOM come ad un’associazione con una classe di età media molto alta, tuttavia emerge che la classe dominate è quella dei 31-40 anni che unita alla classe 21-30 costituisce quasi la metà dei Soci individuali. I dati, dunque, confermano come ICOM Italia sia sempre più vicina a professionisti museali e studenti.

Per ciò che concerne i Soci istituzionali, l’andamento di questi ultimi vede come categorie maggiormente rappresentante i musei (con una percentuale del 76%) e istituzioni senza sede museale.

Procedendo con un’analisi dei Soci istituzionali di ICOM per gestione sono le Fondazioni (34%) ad occupare un posto di rilievo, queste in quanto enti private riscontrano meno difficoltà nell’affrontare i documenti amministrativi nell’individuare la voce di bilancio per il pagamento della quota associativa dell’ICOM. Aderire ad un’associazione come ICOM appare, dunque, più semplice per un ente privato.

Per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione sono i Musei Civici ad occupare la seconda categoria. Tra le principali mancanze a livello istituzionale tra i Soci ICOM si conferma il MiBACT, è altresì vero che la percentuale di Soci individuali che lavorano per il MiBACT risulta più consistente. Emerge, quindi, una difficoltà procedurale nell’iscrizione ad ICOM per gli enti pubblici.

La grande novità del 2020 per ICOM Italia è il riconoscimento giuridico ottenuto a seguito del grande impegno dei Soci che a novembre 2019 a Roma durante l’Assemblea Straordinaria hanno votato le modifiche di Statuto. Grazie a tale riconoscimento è da ora possibile indicare ICOM Italia come destinatario del 5X1000 nella denuncia dei redditi.

Le attività di Comunicazione di ICOM Italia nel 2020

Barbara Landi | Responsabile comunicazione, eventi e progetti speciali [minuto 40:39]

Le campagne di Comunicazione adottate da ICOM Italia nel 2020 sono principalmente due, il cui obiettivo è offrire supporto alla comunità dei professionisti e agli enti museali.

  • #laculturanonsiferma

Si tratta della prima campagna di comunicazione messa in atto da ICOM Italia per far fronte alle problematiche insorte con l’emergenza sanitaria. La campagna, nata poco prima dell’inizio del primo lockdown, ha avuto come obiettivo scoprire e far conoscere nuovi modi di vivere l’arte, la cultura, la scienza.

  • Fate sentire la vostra voce!

A seguito della seconda chiusura dei musei è risultato necessario un cambiamento di direzione di approccio comunicativo, l’impatto della chiusura è stato forte e il tono adottato durante il primo lockdown risultava non più idoneo. Si è quindi deciso di creare un equilibrio tra autorevolezza e leggerezza riscontrabile sia nel tono, con l’adozione di un claim forte, sia visivamente nelle scelte grafiche. Questa nuova difficoltà non solo permette ad ICOM Italia di configurarsi come cassa di risonanza per le tante iniziative organizzate dai musei, ma è anche una grande opportunità per entrare in contatto attivamente con la comunità museale italiana quotidianamente attraverso i social.

Le piattaforme utilizzate sono le più varie, per raggiungere un’eterogeneità di pubblici nel modo più immediato e funzionale possibile. Tra gli strumenti più innovativi abbiamo:

  • Padlet

La piattaforma, utilizzata durante il primo lockdown, permette di raccogliere informazioni e iniziative attraverso la creazione gratuita di “muri virtuali” in modo collaborativo con la community. Le bacheche create sono state tre: la cultura non si ferma, informazioni, eventi organizzati per specifici target.

  • Wakelet

La piattaforma, utilizzata a partire dalla seconda chiusura dei musei, permette di raccogliere informazioni e iniziative come Padlet, ma a differenza di quest’ultima adotta un principio curatoriale per cui è possibile creare vere e proprie collezioni tematiche. Le collezioni al momento presenti sono: fruizione digitale, partecipazione attiva, gioco, convegni, iniziative in presenza.

Durante entrambe le fasi affrontante dal mondo della cultura ICOM Italia ha accompagnato alle campagne di comunicazione indagini sulla comunicazione digitale nei musei e nelle istituzioni culturali attraverso questionari a compilazione volontaria. A seguito della prima indagine, composta da un’analisi interna e da un questionario rivolto alle istituzioni, sono state redatte vere e proprie pillole di comunicazione digitale. In quest’ottica di crescita delle competenze tecnologiche la Segreteria ha tradotto e integrato le Linee Guida sui Social Media di ICOM International, aggiungendo un’appendice con alcune note pratiche.

Tra le attività di comunicazione adottate durante la pandemia troviamo anche I Musei Raccontanti, letture scelte a cura di Daniele Jalla. Si tratta di veri e propri racconti che parlano di musei a vario titolo, promossa sui canali social di ICOM Italia ogni domenica durante il primo lockdown.

Funzionale all’attività di monitoraggio e vicinanza ai Soci nel periodo di chiusura è stata potenziata la newsletter. Dall’analisi del tempo di permanenza su sito web di ICOM Italia nonché della tipologia di utenti per età e provenienza, vengono confermati i dati emersi dall’analisi dei soci individuali e riscontrato un notevole incremento di permanenza sul sito.

I Social Media di ICOM Italia nel 2020

Fabrizio Carbotti | Comunicazione e social media  [minuto 1:12:45]

ICOM Italia è presente su cinque piattaforme social: Facebook, Instagram, YouTube, Twitter e Linkedin. Il principale canale di comunicazione è Facebook attraverso cui vengono svolte attività di ampliamento e amplificazione delle iniziative di ICOM Italia e dei Soci istituzionali, oltre che le campagne di comunicazione previste in questo periodo di pandemia che coinvolgono anche le realtà museali non associate a ICOM. Facebook si configura come vero e proprio biglietto da visita dell’associazione, in cui la copertina – come primo elemento visivo – accoglie l’utente con le attività e le campagne principali. La crescita sul social dall’inizio dell’anno è pari al 35%, si tratta di follower organici che hanno scoperto autonomamente l’esistenza della pagina ICOM Italia senza che questa abbia usufruito di inserzioni a pagamento.

Gli strumenti tecnici utilizzati per la pubblicazione e la programmazione dei contenuti sono principalmente: Creator Studio; la messaggistica istantanea che permette di migliorare i tempi di risposta.

Molto attivo risulta anche, parallelamente, Instagram in cui viene sfruttato lo strumento Later.com che permette di collegare un link ad ogni post attraverso la creazione di una pagina gemella.

Anche YouTube e Linkedin si caratterizzano come piattaforme con un’utenza in crescita. Twitter, invece, è l’unico social media non ancora esplorato a pieno, ad eccezione fatta per la sperimentazione Twitter Moments nel corso del Convegno nazionale di novembre.