Pt.5 – Digitale e Copyright

Alberta Campitelli | coordinatrice ICOM Lazio [minuto 0:25]

La pandemia ha bloccato il lavoro dei vari musei universitari, i quali sono fondamentali per l’aspetto didattico. Non potendo più andare nei musei, i ragazzi si sono dedicati all’osservazione del digitale. Nasce così un’indagine, dove sono stati presi in esame 200 musei, con due gruppi di lavoro: il primo si è occupato dei piccoli musei archeologici; il secondo dei musei del Lazio. La pandemia ha dato un’accelerata all’acquisizione e l’utilizzo degli strumenti informatici e digitali. Nel mese di luglio è stato organizzato un convegno, dove hanno dato un contributo tutti i musei della regione. I risultati ottenuti hanno dimostrato un uso dei social solo da parte di pochi musei; alcuni di essi non hanno una pagina web, rendendo l’approccio con l’utente più difficile. Inoltre, è emerso che, mentre durante la prima fase della pandemia vi era da parte dei musei un grande entusiasmo e voglia di partecipazione, ora vi è poca voglia di innovazione e una minore creatività.

Sarah Dominique Orlandi | gruppo di ricerca ICOM Italia Digital Cultural Heritage [minuto 15:16]

Tutto il mondo sta andando verso una logica di open access, di soluzione gratuita di contenuti digitali dell’area culturale. Il gruppo di ricerca produce strumenti pratici operativi, lasciando tutti i materiali disponibili per la consultazione. Il lockdown ha spinto ogni tipo di museo a rafforzare la loro presenza online e l’utilizzo di strumenti giusti può portare a cambiamenti significativi, come la fruizione dei contenuti. Per i non-pubblici, il web può rappresentare una grande occasione di relazione con questo mondo a loro sconosciuto. I musei stanno dimostrando che condividendo sempre di più contenuti online, ciò può portare ad un grande riscontro di presenze di biglietteria. La web strategy schema è un sistema di monitoraggio per i musei, a livello di sviluppo della loro strategia web, attraverso cui si capisce come vengono percepiti i contenuti. Con la legge di delegazione europea 2019 sul diritto d’autore e i diritti connessi, si crea un percorso di trasposizione dove si comprendono i rischi rispetto ad un’armonizzazione sulle leggi italiane vigenti.