Pt.6 – Musei ed educazione al patrimonio

Come introdotto da Adele Maresca Compagna, Presidente ICOM Italia, l’Associazione si occupa di educazione al patrimonio dal 2007, anno in cui è stata creata un’apposita commissione per la mediazione e educazione. In questo settore, la pandemia da COVID-19 ha portato delle conseguenze, evidenziando forti criticità. Si ritiene importante lavorare insieme al mondo della scuola e utilizzare strumenti digitali, soprattutto per ovviare all’impossibilità della presenza fisica nei musei.

Claudia Baroncini | coordinatrice ICOM Toscana [minuto 7:29]

Con la chiusura dei musei, molti educatori museali si sono trovati in un momento di difficoltà in quanto non hanno potuto portare avanti l’educazione al patrimonio presso i musei. Nasce così il gruppo Museo/Scuola, con professionisti museali e della scuola, aperto a tutte le persone interessate, contando circa 200 membri. Gli obiettivi sono:

  • Mantenere viva la relazione tra scuola, museo e comunità.
  • Avviare un dialogo operativo con il mondo della scuola.
  • Coinvolgere e sensibilizzare i decisori politici
  • Individuare strumenti e nuove modalità per poter rafforzare l’educazione al patrimonio.

È stato organizzato un percorso di tre incontri “#L’educazione museale al tempo del COVID”, concentrandosi sulla sostenibilità delle attività educative di questo periodo. Il rapporto con la comunità è uno degli elementi principali per mantenere vivo il museo e il suo ruolo sociale. È stato trattato anche il tema del digitale, fondamentale in questo momento in quanto i servizi educativi dei musei stanno trovando il modo più adatto per poter creare un dialogo con il pubblico. È stato messo a punto un Padlet, uno strumento di condivisione aperto a tutti, dove sono stati caricati i materiali presentati durante gli incontri e i vari programmi.

Romina Quarchioni | coordinatrice ICOM Marche [minuto 21:53]

A partire dal mese di luglio è stato avviato un progetto di mappatura dei servizi educativi dei musei marchigiani. In questo modo è stato dato alle scuole un punto di riferimento come, ad esempio, per quanto riguarda i professionisti a cui rivolgersi per programmare le proposte educative dell’anno scolastico. In questa mappatura vengono indicati tutti i canali online in modo da poter arrivare a co-progettare dei percorsi e appuntamenti futuri. A questa mappatura hanno risposto 48 musei marchigiani, con un servizio educativo effettivo; 8 di questi sono statali mentre la maggior parte sono musei civici. È importante collaborare con il museo, insieme ai professionisti museali, per avviare un percorso di educazione al patrimonio durante tutto l’anno scolastico. Tema dell’accessibilità, fondamentale per costruire la mappatura, dove si mette in evidenza il grado di accessibilità delle strutture, collezioni, proposte didattiche. È stata poi avviata una seconda mappatura, riguardante i patti educativi di comunità, con lo scopo di avviare un’analisi dei patti già esistenti.

Claudia Casali | coordinatrice ICOM Emilia-Romagna [minuto 36:17]

Sono stati organizzati due incontri con gli operatori museali e le scuole. La necessità è quella di ricostruire il rapporto tra musei e scuole, pensare alla didattica di comunità e mantenere viva la relazione scuola/musei. Sono vari i progetti realizzati come: progetti di comunità territoriale con percorsi interdisciplinari; brevi video di laboratori; delivery museum. Vi è la necessità di costruire nuove alleanze, con modalità diverse di collaborazione con le scuole. Altro obiettivo è la co-progettazione di attività, fonte di arricchimento da entrambe le parti. È emerso l’elemento negativo della precarietà di tanti operatori, non avendo scuole da seguire all’interno del museo. Si sta ragionando per creare momenti e attività alternative in modo da coinvolgerli e per non perdere questa professione importante. Il 14/12 si è tenuto il secondo incontro, durante il quale è stato presentato un docu-film con varie interviste fatte ai docenti durante il primo lockdown. Si cerca di capire se le necessità che hanno caratterizzato i mesi da marzo a maggio si sono ripetute e riproposte nella seconda chiusura e quali sono le possibilità di superamento di queste difficoltà.

Lucia Pini | coordinatrice ICOM Lombardia [minuto 48:37]

Il coordinamento si è mosso sull’esempio degli altri coordinamenti. Il primo focus group Scuola-Museo ha visto la partecipazione di docenti, professionisti museali e rappresentati universitari. L’incontro è stato occasione di ragionamento su cosa è stato fatto, cosa ha funzionato e cosa no. Vi è l’idea della creazione di un Padlet, sul quale verranno caricati i contributi di questo dibattito. Ciò che è emerso è il ruolo fondamentale svolto dalla figura del mediatore museale, raggiungendo la classe online. Tutto ciò viene confermato dalle testimonianze delle varie docenti, le quali hanno sottolineato che, oltre la fruibilità dei contenuti resi disponibili dai musei per le scuole, il ruolo svolto dal mediatore consenta il salto di qualità.