Raccomandazione di ICOM Italia al Sindaco di Deruta in merito al conferimento dell’incarico di Direttore del Museo regionale della ceramica e della Pinacoteca comunale

11 giugno 2020

ICOM Italia esprime il suo dissenso sulle modalità previste dal bando del 28 maggio scorso per il reclutamento del Direttore dei musei di Deruta.

In particolare rileva che:

  • le caratteristiche professionali della figura richiesta così come le modalità contrattuali risultano penalizzanti nei confronti dei tanti professionisti museali che non trovano un giusto inserimento e un’adeguata remunerazione al termine di un lungo percorso formativo e delle prime concrete esperienze nel settore;
  • il conferimento dell’incarico a titolo gratuito, soprattutto da parte di un’amministrazione pubblica, appare del tutto inopportuno, e particolarmente odioso nel periodo di grave crisi seguita alla pandemia da COVID 19. Tra l’altro esso si pone in contrasto con il dettato Costituzionale che all’art. 36 prevede per qualsiasi lavoratore una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro richiesto.

ICOM Italia ricorda inoltre che l’attribuzione di una direzione scientifica che non sia accompagnata anche da responsabilità organizzative e gestionali non corrisponde pienamente alla definizione della figura di direttore individuata dal Decreto del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo 113/2018 tra i requisiti essenziali per l’accreditamento nel Sistema Museale Nazionale.

Pur essendo consapevoli delle difficoltà finanziarie di un piccolo comune come Deruta, si ritiene sia importante investire su un professionista in grado di assicurare stabilmente la sua opera – eventualmente, se necessario, condividendola con altri musei del territorio – per poter sviluppare attività permanenti di carattere culturale e sociale in sintonia con le esigenze delle comunità di prossimità, con un sicuro ritorno in termini di sviluppo locale

Per questi motivi ICOM Italia chiede che venga sospesa l’efficacia di questo bando e manifesta la disponibilità a collaborare, attraverso il Coordinamento regionale umbro, al superamento delle criticità esposte.