MINOM 2024 si terrà a Catania (IT) il 22 e 23 febbraio 2024.
Nato nel 1984 in Quebec, Canada, e costituitosi come associazione nel 1985 in Portogallo, in continuità con i principi espressi all’interno della tavola rotonda di Santiago del Chile (1972), il Movimento Internazionale per una Nuova Museologia (MINOM) nasce con l’obiettivo di estendere la funzione dei musei
a un insieme più ampio di pratiche sociali […]. La nuova museologia – ecomuseologia, museologia di comunità e ogni altra forma di museologia attiva – si interessa, in primo luogo, allo sviluppo umano […] al servizio dell’immaginazione creativa, del realismo costruttivo, e dei principi umanitari difesi dalla comunità internazionale
(Dichiarazione MINOM del Québec, 1984).
Con questo obiettivo, MINOM ha avuto un progressivo e forte interesse per le pratiche alternative alla museologia “mainstream”, con particolare attenzione e diffusione alle pratiche emerse nell’America Latina, nel cosiddetto Sud Globale e, in generale, in tutti quei contesti dove sussistono situazioni di crisi, subalternità, esclusione, sfruttamento ed emarginazione.
Dopo 40 anni dalla Dichiarazione del Quebec, dopo le risoluzioni ICOM di Kyoto 2019 e l’approvazione della nuova definizione di musei alla Conferenza Internazionale ICOM di Praga (2022), contestualmente alla nascita di un comitato ICOM di museologia sociale, alla luce delle sfide poste dall’Antropocene, MINOM invita a una nuova ampia riflessione sulla funzione sociale dei musei e di tutte quelle pratiche che agiscono in chiave trasformativa a partire da un dibattito sul passato, per il presente.
L’obiettivo dell’incontro del MINOM 2024 è quello di interrogarsi, oggi, sulle possibilità di esistenza e i margini di azione per tali pratiche, che si confrontano con il tema della memoria collettiva e del patrimonio territoriale, in risposta a diverse condizioni critiche, dipendenti dai contesti.
Proponiamo quindi di discutere su come reagire alle sfide sociali ed ecologiche in atto attraverso pratiche tese ad alimentare processi emancipatori, trasformativi, decolonizzanti, costruendo alleanze, interrelazioni, reti, tra discipline e pratiche, nonché tra territori.
Diamo il benvenuto a casi pratici e riflessioni teoriche volti a portare avanti questo dibattito, da parte di accademici, professionisti e attivisti operanti nell’ambito di musei comunitari, ecomusei, e altre pratiche, che intendano confrontarsi con le seguenti tematiche:
- Musei, ecomusei e patrimonio territoriale: processi di costruzione del bene comune, relazioni di cura e buen vivir
- Pratiche di museologia sociale e di azione collettiva per alimentare processi di trasformazione, emancipazione, decolonizzazione
- Alleanze transdisciplinari.
Accogliamo contributi di vari ambiti disciplinari e differenti contesti, sotto forma di brevi abstract, per prendere parte a tavole rotonde aperte, relative a diversi contesti territoriali:
- contesti urbani
- contesti rurali
- aree di frontiera, aree costiere
Ogni abstract può essere proposto da un massimo di 5 persone. Ogni autore può comparire in un massimo di due proposte. Per ogni abstract dovrà essere inviato un file word secondo il format scaricabile online.
Oltre ai contributi orali, sono benvenuti poster per realizzare una mostra collettiva sugli stessi temi, della dimensione di 50×50 cm, proposti attraverso lo stesso format della presentazione orale. Una volta accettata la proposta, i poster dovranno essere impaginati in formato digitale secondo un template che sarà messo a disposizione dopo la decisione di accettazione.
Info e chiarimenti: minom20
Deadline: 15 ottobre 2023