Cari Socie e Soci,
a sei mesi dall’insediamento come Presidente di ICOM credo opportuno, e lo faccio con grande piacere, di informarvi sull’andamento delle attività della nostra associazione e sulle linee di sviluppo che intendiamo intraprendere(1).
Devo innanzitutto riferire che il primo impatto con la rete di relazioni e di progetti avviati è stato molto forte, una rete di contatti e attività davvero rilevante! Ma, allo stesso tempo, nei miei primi passi alla guida di ICOM Italia ho potuto constatare la solidità della struttura organizzativa, decisamente ben collaudata, fatto questo che ha assicurato la continuità nella gestione e nei rapporti con la “base” – coordinamenti regionali, gruppi di lavoro, soci – ed è stata fondamentale per la realizzazione delle tante e ben riuscite iniziative di questo primo semestre, tra le quali l’assemblea dei soci e il Convegno “Il Sistema Museale Nazionale, le Reti locali e le Professionalità”, organizzati in aprile a Genova in collaborazione con il coordinamento ICOM Liguria.
Inoltre, è stato prezioso il confronto con il Consiglio direttivo e i Probiviri e il supporto costante della Vicepresidente alla quale va la più sentita ammirazione. Adele grazie davvero! Qualificatissima e costante, ci tengo a sottolinearlo, l’attività e il sostegno dell’amministrazione con Valeria Arrabito e Barbara Landi che costituiscono un’accoppiata capace di portarci ogni dove anche grazie al supporto delle volenterose e valide collaboratici Silvia Giannotti, Ilaria Navarro, Elena Fantozzi e Maria Elisa Nobili.
Qualche dato, innanzitutto la situazione soci. Numeri davvero impressionanti. Se questo fosse il solo indicatore di come le cose stiano funzionando potremmo davvero essere soddisfatti. Ma non si tratta solo di valutare la componente numerica per sé. È sicuramente interessante osservare come ICOM abbia attraversato il grave periodo del Covid 19 senza drammatici cali e la ripresa è stata immediata. Prendiamo questo andamento della curva dei soci come un’indicazione che gli iscritti ICOM si sentono appartenere a una comunità di professionisti che crede nella dimensione collaborativa, che condivide una comune curiosità e desiderio di essere informati su ciò che avviene nel nostro mondo museale così come ben riportato mensilmente nella Newsletter, di essere attenta alle potenzialità formative generate dagli eventi ibridi e on line come quelli riuniti nel formato di grande successo de “I giovedì di ICOM Italia”. Per quanto riguarda gli eventi si tratta, per il primo semestre 2023 di 12 iniziative su applicazioni digitali, professioni, accessibilità, educazione al patrimonio culturale. Tutte recuperabili dal nostro canale YouTube e sul sito di ICOM Italia nella sezione Convegni e Laboratori. Da segnalare infine la consistente richiesta di patrocini, 22 per il semestre, che sta a dimostrare quanto il nostro “brand” sia considerato rilevante e rappresentativo.
Direi le motivazioni per diventare soci vadano ben oltre la gratuità dell’ingresso ai musei. Una considerazione che porta con sé l’impegno a lavorare sempre meglio. Qui di seguito qualche dato di precisazione.
Tra le nostre attività non va sottovalutata l’azione di ICOM-Italia in termini di advocacy nell’ambito delle politiche nazionali. Anche nei casi in cui si è ritenuto partecipare a una protesta collegialmente espressa da rilevanti istituzioni nazionali con espressioni di critica nel confronto di un recente decreto sulle riproduzioni. Diversamente, una dimensione decisamente positiva è da ricondurre alla partecipazione, appoggiando e mettendo in valore le professionalità dei soci ICOM, a programmi di formazione e di ricerca con le Università, le Regioni, la Fondazione Scuola dei beni e delle Attività culturali ed altri rilevanti soggetti. Infine, non manca l’attenzione all’attività di ICOM internazionale con la quale Presidenza, Segreteria e componenti del direttivo assicurano costante partecipazione.
Desidero ora riflettere sulla strutturazione e l’avvio delle attività dei Coordinamenti Regionali (CR) e dei Gruppi di lavoro (GdL), le due entità di ICOM che ritengo costituiscano i due pilastri sui quali si appoggia la capacità di ICOM – Italia di ricercare, sviluppare, condividere e progredire nel percorso museale.
I Coordinamenti Regionali, una specificità di ICOM Italia, costituiscono un luogo di confronto a livello regionale tra professionisti, cosa quanto mai utile sapendo quando non sia facile tenere attivi questo genere di rapporti, e costituiscono un’entità strutturata capace di dialogare e con l’autorevolezza necessaria per incidere anche a livello di policy locali. Sono poi nodi di una rete nazionale in cui i flussi di relazione sono certamente bidirezionali e, di nuovo, di consistenti potenzialità se pensiamo alla possibilità per ICOM Italia di poter appoggiarsi ai suoi CR per momenti o progetti di interesse nazionale e di come i singoli CR possano generare progetti ed attività di interesse nazionale a partire dal loro operare e ricercare nell’ambito della museologia e della pratica museale. I tanti accordi in termini di convenzioni che continuativamente sono sottoscritti con Regioni e Comuni per la coprogettazione e gestione di convegni, di corsi di formazione, di eventi, ne sono la prova più evidente. Su questo l’impegno a costituire momenti collegiali di informazione e confronto tra i responsabili dei CR. Un percorso tutto da inventare, attendo suggerimenti!
Allo stesso tempo ritengo che i Gruppi di Lavoro siano delle entità dal grandissimo potenziale se considerate e messe nelle condizioni di operare come delle vere e proprie unità di ricerca e sviluppo, veri strumenti su cui appoggiare un percorso di museologia italiana dai quali mi attendo promanino riflessioni, proposte di occasioni di dibattito e crescita in forma di convegni e seminari, masterclass, residenze e pubblicazioni anche e soprattutto in formato digitale e secondo nuovi criteri di maggiore usabilità e di sostegno pratico al nostro operare e di più immediata reperibilità (su questo tema torneremo in modo più specifico in prossime comunicazioni). Vorrei intravedere come obiettivo strategico di questo insieme di ricerca e sviluppo costituito da CR e GdL, l’emergere a partire dalla base sociale di una sorta di Living Lab della museologia italiana. Lavoro che potrebbe essere riportato in nuove forme di editoria, prevalentemente digitale e funzionale all’aggiornamento e formazione permanente. Una bella sfida da affrontare collegialmente!
Rispetto ai coordinamenti Regionali che hanno già avviato le loro attività, i GdL sono in attesa di essere riformulati sulla base del recente Regolamento dei Gruppi di lavoro qui in allegato (a questo proposito ringrazio il gruppo coordinato da Giuliana Ericani che ha intensamente lavorato per redigere questa nuova versione del Regolamento) e approvato dall’Assemblea dei soci tenutasi lo scorso aprile a Genova.
Cari Socie e cari Soci, desidero esprimere nuovamente il mio sentimento di responsabilità e di onore nel mettermi al servizio di un’associazione che grazie all’operato dei presidenti e dei direttivi che mi hanno preceduto hanno portato ICOM ad assumere un ruolo di chiarissima importanza nel quadro della museologia nazionale e internazionale. Sono convinto e farò ogni sforzo affinché anche questa consiliatura possa svolgersi sotto i migliori auspici e con la più vivace partecipazione di tutta la compagine sociale.
Vivissime cordialità.
Il presidente di ICOM Italia
Michele Lanzinger
1 Avendolo concordato in Direttivo, se non giungeranno richieste specifiche, per ora nelle mie comunicazioni e in quelle della segreteria non si introdurrà il linguaggio inclusivo di genere, per semplificare la lettura.
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